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    Dio è fedele al dono

    26. 01. 2009:  2Tm1, 1-8; Sal 88, 2-5. 21-22. 25. 27;Lc 22, 24-30.
    Link alle letture

             Dio è fedele al dono che fa di se stesso a ognuno di noi, quando ci apriamo, con la fede , alla sua parola, alla sua azione. San Paolo dice al suo discepolo e collaboratore di ravvivare questo dono. Come possiamo farlo? Soffiando sul fuoco, lo si alimenta. Il dono di Dio è fuoco, è Spirito Santo: se  lo desideriamo ardentemente, lo alimentiamo; il nostro spirito si fonde con lo Spirito di Dio e cresce in lui.

             Ciò che Dio dà a uno, lo dà a tutti, perchè ci vuole tutti alla sua mensa, come afferma Gesù nel Vangelo odierno. Egli è venuto per servirci lo Spirito Santo, nella vita quotidiana e nell’ eternità. Chi è discepolo di Cristo cerca di essere grande nel servire. Egli passerà il dono, che gli è stato servito da Cristo, a tutti quelli che può raggiungere, non solo fisicamente, ma spiritualmente. Le opere concrete di amore e la preghiera ci rendono servi che fanno crescere il bene del popolo di Dio.

             Nessuno può essere un servo più servo di Gesù. Ma possiamo gareggiare ad essere più simili a lui nel servire. Tu servi? Se no, sei inservibile. Privo di vita, e togli vita.

              Dio non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza: inspiriamo profondamente questo Spirito, ogni momento della nostra esistenza e non  cadremo in quelle paure e egoismi che ci rendono aridi e inservibili.

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